Bambini in montagna

E’ possibile trascorrere le vacanze in montagna con dei bambini piccoli?
Certo che sì, basta seguire alcuni accorgimenti. La condizione principale prima di partire è che il vostro bambino stia bene, abbiate consultato il vostro pediatra e che voi vi sentiate tranquilli. Mettetevi al volante SOLO se ne siete veramente convinti!

Prima di partire verificate dove si trovano ambulatori, farmacie e ospedali, per non farvi trovare impreparati in caso di necessità. Fino ai 1.500 metri non ci sono rischi per la salute del neonato, anche con le temperature invernali. L’importante è lasciare che il piccolo si abitui al cambio di ambiente e clima.

Ricordatevi di fare delle pause in auto, per il cambio del pannolino o per l’allattamento. Queste pause vi serviranno anche per abituare dolcemente il bimbo al cambio di altitudine. Per evitare che il piccolo soffra di mal d’orecchi in auto, appena iniziate a salire di quota offrite loro il succhietto. La suzione li aiuterà infatti a non avere le “orecchie tappate” e a non avere dolore.

Se volete provare a salire oltre i 1500 metri di altezza, è necessario aver trascorso già diverso tempo in montagna, almeno 15 giorni. Per giungere alla quota di duemila metri, è consigliato avvicinarsi progredendo per tappe, avviandosi pian piano verso la meta ricorrendo a più soste, onde permettere al neonato di adattarsi gradualmente all’alta quota, magari preferendo una passeggiata a piedi piuttosto che un giro in macchina. Resta proibito l’utilizzo delle funivie che non permettono al bambino di abituarsi gradualmente all’altitudine.

Non abbiate paura del freddo, vi basta una buona tuta termica e dei guantini, abbiate cura di tenere sempre coperte le orecchie, gola e piedi. E’ importante poi proteggere il viso del neonato con una crema a protezione totale quando il piccolo si trova all’esterno, perché la neve riverbera i raggi ultravioletti. Inoltre bisogna prestare attenzione che non riceva il sole direttamente negli occhi.

Vestiteli a cipolla e fate attenzione a spogliarli quando entrate nei luoghi chiusi come bar o rifugi dove solitamente la temperatura è molto più alta rispetto all’esterno, così da evitare che sudino e si ammalino.
Per prevenire il rischio di disidratazione, fenomeno che aumenta considerevolmente con l’alta quota, è sufficiente idratare il bebè con una frequenza leggermente maggiore del solito

Se è una bella giornata di sole, ma anche se nevica e il clima non è troppo rigido, potete anche avventurarvi per i sentieri tracciati adatti al passeggino o alla carrozzina e camminare nel bosco.

Una rilassante vacanza in montagna in inverno, anche sulla neve, portando con sé un neonato è facilmente affrontabile, anche per periodi di media lunghezza. L’aria fresca e pulita è comunque un toccasana per l’organismo anche del nostro piccolo!Resta solo da scegliere la destinazione per godersi un’ottima vacanza!

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