L’importanza del bagnetto

Tornati a casa con il nostro bebè, ecco che iniziano i dubbi e le domande, anche perché il famoso “libretto di istruzioni” sembra non esserci!
Statisticamente le prime domande che di solito ci si pongono riguardano proprio il bagnetto del neonato. Mamma e papà si chiedono quale sia la temperatura migliore per il neonato, se il bagnetto vada fatto prima o dopo la poppata, se sia meglio di sera… insomma, quali siano gli accorgimenti da seguire.

Proviamo allora a fare chiarezza.


Quando fare il primo bagnetto?

Anche se al riguardo esistono opinioni contrastanti è consigliato attendere la caduta del cordone ombelicale, che di norma avviene dopo 10/15 giorni. L’acqua infatti ostacola la cicatrizzazione dei tessuti, ritardando quindi la caduta del moncone, rischiando di provocare un’infezione.

C’è, tuttavia, chi sostiene che non sia necessario aspettare la caduta del moncone, ma che sia sufficiente asciugarlo bene e avvolgerlo in una garzina per aiutare l’essicazione.

Che temperatura deve avere l’acqua per il bagnetto?

La temperatura dell’acqua deve essere di circa 37 gradi. La si può misurare con un termometro o con il classico metodo del gomito immerso nell’acqua per sentire la temperatura sulla pelle, La stanza deve raggiungere i 23 gradi per evitare uno sbalzo termico al neonato.

Quanto deve durare il bagnetto?

Cinque, dieci minuti al massimo.

Quante volte fare il bagnetto?

Se il piccolo lo apprezza può essere fatto tutti i giorni.

Bagnetto prima o dopo la poppata?

Il bagnetto può essere fatto sia prima che dopo la poppata. E’ meglio evitarlo nel caso in cui il bebè sia affamato, perché la sua prima necessità e sempre quella di sentirsi sazio e nutrito.

Quando fare il bagnetto al neonato?

L’ideale sarebbe stabilire un orario, ad esempio dopo la poppata della cena come momento di relax in preparazione della nanna.

Il bagnetto del nostro piccolo, però, non si limita solo all’aspetto pratico della pulizia ma è importante anche da un punto di vista sensoriale ed emozionale. Le esperienze multisensoriali sono essenziali per lo sviluppo del bambino poiché lo fanno sentire amato e coccolato e favoriscono il consolidamento di un rapporto con i genitori sempre più stretto e intimo grazie

  • al contatto pelle a pelle con le loro mani
  • al suono della loro voce
  • al contatto visivo diretto
  • al loro odore

E’, inoltre, provato che la stimolazione multisensoriale, oltre a favorire l’esercizio del tatto, della percezione sonora, dell’olfatto e della vista, riduce i livelli di stress nel neonato (e nei genitori) e aiuta il miglioramento della durata e della qualità del suo sonno.
Ecco, quindi, che anche il bagnetto può diventare un rito che, se svolto con calma e attenzione, favorisce il rilassamento del bambino riconducendolo al suo elemento naturale: l’acqua.
Nella memoria primordiale del bimbo l’acqua rievoca il liquido amniotico che lo ha cullato nel grembo materno durante la gravidanza.

Grande importanza ha, quindi, anche la vaschetta che sceglieremo, che non dovrà essere troppo grande, dovrà tenerlo al calduccio ed avvolgerlo come in un abbraccio, consentendogli di ritrovare la familiare posizione prenatale e facendogli provare la stessa sensazione di benessere, sicurezza e protezione di quando era nella pancia della mamma.

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